Portonaccio, preferenziale d’oro di Roma Capitale

Pensavamo di aver raggiunto un risultato importante con la vittoria del primo ricorso in appello, dove un giudice chiese per la prima volta una Consulenza tecnica d’ufficio (Ctu) che a febbraio 2019 ha sancito un importante spartiacque tecnico, confermando obiettivamente ed oggettivamente, ancora oggi, l’inadeguatezza di questa segnaletica che frutta tutt’ora al Comune un incasso di 2mila multe al giorno da 95 euro ciascuna. Eppure, stiamo assistendo inermi a come alcune Sezioni d’appello non vogliano tenerne conto e di questo ce ne rammarichiamo, perché siamo ancora convinti che oltre 50 milioni di euro non possano essere addebitati alla follia di decine di migliaia di persone che, scientemente, decidono di voler prendere oltre 20 multe a testa (come media); sarebbe follia ed a questo non ci vogliamo credere.

Crediamo nella ragione e nella volontà da parte di molti di andare oltre, in Cassazione, anche se più di qualcuno si è visto addebitare 1.600 euro di spese legali, a fronte di magari 10 multe, pur di scoraggiare una sua prosecuzione in questa triste storia! Portonaccio esiste ancora e porta i danni di un grossissimo errore di valutazione, tecnico e politico, che ha portato ad oltre 367mila sanzioni in 6 mesi (da 95 euro ciascuna). A seguito di accessi agli atti effettuati assieme alla consigliera di Fratelli d’Italia, Rachele Mussolini, sono emersi i seguenti dati: Roma Capitale ha incassato oltre 208mila multe per un valore complessivo di 20 milioni di euro; Roma Capitale ha perso la gran parte dei ricorsi dal prefetto e dal Giudice di pace (oltre il 75 per cento), volendosi tuttavia accanire contro il cittadino, proponendo ricorso in appello per oltre 1008 ricorsi collettivi.

Il tutto perché? Per un errore che non può e non deve essere pagato sempre dal solito cittadino, che abbiamo sollevato nelle diverse sedi, costringendo Roma Capitale a rifare la segnaletica orizzontale e verticale per ben 3 volte e rifiutando di classificare la strada come varco invece che come preferenziale. Il motivo? A seguito di dati emersi dopo accesso agli atti, Portonaccio incassa circa 100mila sanzioni l’anno (percependo oltre 10 milioni di euro l’anno). Siamo certi di porre al termine di questa storia una forte azione legale, tesa a risarcire le decine di migliaia di famiglie incappate in questa triste vicenda, il tutto mentre questa città soffre sommersa dai rifiuti e da mezzi pubblici, insufficienti per garantire distanziamenti ed un servizio pubblico adeguato. A seguito di queste cifre, l’obiettivo è quello di chiedere il conto dei soldi spesi perché la legge prescrive l’obbligo di spendere il 50 per cento dei proventi delle multe in sicurezza stradale (come rifacimento asfalto e messa in sicurezza degli alberi, per esempio). Perciò chiediamo che fine abbiano fatto i 20 milioni di euro.

(*) Comitato Multopoli Portonaccio

Aggiornato il 12 novembre 2020 alle ore 09:33