
I giuristi si dividono, sostanzialmente, in due categorie: quelli che vogliono realizzare nel diritto le proprie aspirazioni politiche e lo piegano a quelle convinzioni ideologiche o confessionali; quelli che si pongono in una posizione neutrale.
Tra gli uni e gli altri, ovviamente, mille sfumature di grigio.
Poi, ci sono quelli che fanno confusione e parlano di diritto con gli argomenti della politica.
Con tutta la benevolenza di questo mondo, chiamare giuristi questi ultimi è blasfemia. Anche se indossano la toga.
Aggiornato il 03 luglio 2020 alle ore 11:31