Il “finto problema” Barbara D’Urso

Mi chiedo: ma davvero in questo difficilissimo periodo che sta attraversando il Paese, il problema sia Barbara D’Urso e i suoi spazi in tv? Addirittura su change.org imperversano le raccolte di firme per abolirne le trasmissioni televisive. Queste ultime, però, sembrano essere seguite da tante (troppe?) persone e allora, più che la raccolta di firme “contro”, sarebbe forse il caso che i telespettatori di Mediaset cambino canale se i contenuti proposti non sono di loro gradimento. Perché la logica del mercato se ne frega delle raccolte firme mentre valuta sicuramente di più l’eventuale calo di audience, che vuol dire meno investimenti pubblicitari, meno euro nelle casse e conseguente chiusura certa dei programmi.

Tra ospiti alcune volte discutibili, rosari recitati in trasmissione ed offerte del proprio cuore, quelli della D’Urso (ma non sono gli unici) non possono definirsi programmi televisivi di grande spessore, ma c’è chi li segue. Chiederne la soppressione tramite una raccolta di firme, in fondo, non è un grande esempio di democrazia. Sarebbe forse più opportuno che sia il pubblico (e, conseguentemente, il mercato) a deciderne la definitiva cancellazione dai palinsesti.

Aggiornato il 02 aprile 2020 alle ore 17:55