giovedì 5 marzo 2020
Berlusconi batte Conte, anzi lo straccia. Due leadership e due modi di combattere. Il premier “Giuseppi” sempre più confuso mette in quarantena l'Italia, prende provvedimenti “schizofrenici” come li ha definiti Giorgia Meloni e lancia dalle tv discorsi stile Armageddon, tipo "uniti ce la faremo" e intanto col governo e il comitato scientifico sempre più in difficoltà si preparano allo scontro finale col picco epidemico. Il presidente azzurro, invece, all'età di 83 anni, cioè l'età più pericolosa per il virus, con qualche acciacco anche lui, stressato dalla concorrenza nella sua stessa coalizione con Salvini che non molla e Meloni che insidia, mentre Forza Italia rischia di scivolare di fronte a un'Italia lontanissima dal suo ideale di nazione fiorente e positiva, con la borsa che crolla, il Pil che scende e uno scenario da dopoguerra, che fa Silvio di Arcore? Cambia fidanzata.
Sì, avete capito bene. In pieno Coronavirus Berlusconi lascia ufficialmente l'avvenente Francesca Pascale e già ci sarebbe una nuova fiamma alloggiata in villa. Bel siluro alle difese immunitarie e alla depressione nazionale, immaginando che la notizia farà il giro del mondo dimostrando, unica e rara, che in Italia checché si dica di male e di depressivo è sempre dolce vita, un paese dove si ama, ci si innamora e si "scopa" a tutte le età.
Beh, non trovo che sia circolato nulla di meglio e di più positivo in questi giornate da peste nera a livello nazionale e globale. Pensate a Obama, a Trump, a Rouhani, ai presidenti europei, a Macron, ai cinesi, agli africani, che apprenderanno che mentre l'Italia è additata come il fulcro dei contagi, Silvio Berlusconi sta così bene, è così in forza e con gli anticorpi alle stelle, che congeda la giovane Pascale e si fa già fotografare con una fiamma ancor più giovane, Marta Fascina, esponente napoletana del suo partito, che gode ottima salute.
Non sono chiacchiere e pettegolezzi, c'è il comunicato ufficiale che dice: “Dopo l’articolo di ‘Diva e Donna’ di questa mattina si sono scatenati i soliti pettegolezzi intorno al presidente Silvio Berlusconi e alla signora Francesca Pascale. Appare quindi opportuno riconfermare che continua a sussistere un rapporto di affetto e di vera e profonda amicizia fra il presidente Silvio Berlusconi e la signora Francesca Pascale, ma che non vi è fra loro alcuna relazione sentimentale o di coppia”. Chiaro? Vita nuova, non terapia intensiva.
La replica della Pascale non tarda ad arrivare: “Auguro al presidente tutta la felicità del mondo. E spero che possa trovare una persona che si prenda cura di lui come ho fatto io con lui. Mi fa simpatia vedere un deputato della Repubblica portare a spasso il mio cagnolino… Va bene così”, conclude Francesca con frecciatina gelosa, visto che Berlusconi e la Fascina si sono fatti fotografare con Dudù accanto.
Pensate che sia l’Alzheimer? Sbagliato, secondo me. Nulla più dell'amore rinforza le barriere immunitarie, la passione poi le fa schizzare, e nulla più della leggerezza dell'essere e di una filosofia gaudente da economia del prodotto, donne italiane comprese, è il segreto del made in Italy, quando Berlusconi e Craxi col loro stile governavano da statisti e vincevano con l'Italia nel mondo. Oggi invece con questi qui, “Giuseppi” e il suo clan di nostalgici stalinisti da strapazzo, con le loro società fluide e Lgtb, le loro carrettate di disgraziati dall'Africa abbiamo toccato il picco più basso della decadenza in tutto, morale, sessuale, economica, politica e ora epidemica. È tutto noir, tutto sfascio e polemiche, tutto oscuro e regime. Ci prendono in giro anche sulla pizza, che era l'immagine intoccabile del nostro paese ovunque, mentre il turismo, il nostro petrolio, crolla inesorabile. E questi fanno ancora le parate antifasciste, antirazziste con Sassuoli in Europa, con Zingaretti in Italia, con le sardine nelle piazze. Cioè il loro progetto di controllo ed eliminazione è arrivato a un paese blindato dove nessuno esce di casa come nemmeno ai tempi dei dittatori. Metà è il virus, ma metà è il sogno mai dismesso di governare e da soli. Siamo arrivati alla peste del Manzoni, al minimo storico. Io sto con Berlusconi e con la vita.
di Donatella Papi