
“Poteva essere una carneficina”. Lo ha detto il prefetto di Lodi Marcello Cardona, a proposito del Frecciarossa deragliato nel comune lombardo. Il treno Frecciarossa Av 9595 Milano-Salerno è deragliato sulla linea alta velocità nei pressi di Ospedaletto Lodigiano, in provincia di Lodi: due i morti, entrambi ferrovieri, 31 i feriti. Il treno è il primo del mattino partito dalla stazione Centrale di Milano alle 5.10. Al momento dell’incidente il treno andava a 290 chilometri orari, alla massima velocità prevista, e a bordo c’erano 28 passeggeri in tutto, oltre al personale di Trenitalia. L’ipotesi al vaglio è quella di un problema ad uno scambio.
“Impressionante” è il modo in cui alcuni dei soccorritori hanno definito la scena che si è parata loro davanti. La ministra Paola De Micheli sta andando sul posto. Intanto la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta. I due macchinisti deceduti si chiamavano Giuseppe Cicciù, 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, 59 anni, originario di Capua (Caserta). I corpi sono stati sbalzati a 500 metri dal luogo in cui è finita la corsa del treno. I feriti sono 31. Il più grave ha una gamba fratturata.
La motrice del convoglio, dopo essere sviata dai binari, sarebbe uscita completamente dalla sede finendo prima contro un carrello o qualche mezzo analogo che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio avrebbe invece proseguito la corsa ancora con la seconda carrozza che ad un certo punto si sarebbe ribaltata. Il treno si trova a poco meno di un chilometro rispetto a dove è deragliato.
Una delle cause del deragliamento del Frecciarossa potrebbe essere stato un problema a uno scambio. Lo “sviamento” del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito un ‘deviatoio’, ovvero un pezzo dello scambio stesso. I lavori di manutenzione hanno riguardato soltanto la manutenzione dell’azionamento dello scambio, mentre non è stato toccato nulla rispetto al binario. “La manutenzione viene fatta costantemente, associare una manutenzione all’evento tragico mi pare assolutamente prematuro”, ha detto il prefetto di Lodi Marcello Cardona.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio per i ferrovieri Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, “due nuove vittime del lavoro”, e si è augurato che si faccia presto luce sulla dinamica del grave incidente, per garantire il diritto dei cittadini alla sicurezza nei trasporti.
“In considerazione dell’estrema gravità dell’incidente e nel rispetto delle vite umane domani ci sarà uno sciopero di due ore di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle 12 ai sensi della vigente normativa in materia”. Lo annunciano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa.
Dalle 5.30 la circolazione sulla linea AV Milano-Bologna è sospesa. I treni sono istradati su percorso alternativo tra Milano e Piacenza con maggior tempo di percorrenza di un’ora. Attivo il numero verde: tutte le informazioni sul sito Trenitalia.
Aggiornato il 06 febbraio 2020 alle ore 14:04