Vertice di maggioranza a Palazzo Chigi per cercare di avvicinare le posizioni sulla riforma della Giustizia e in particolare sulla prescrizione. Il premier Giuseppe Conte ha mediato evitando la rottura, il ministro Bonafede è più fiducioso di portare “in tempi brevi” la riforma del processo penale in Consiglio dei ministri.

Per la prima volta si rompe però il tabù dell’intangibilità della riforma Bonafede, entrata in vigore il 1 gennaio, e che prevede il blocco della prescrizione dopo il primo grado giudizio. Eppure la mediazione, con tanto di distinguo tra condannato e assolto in primo grado, ha il sapore di un pasticcio. Ne parla lavvocato penalista Massimiliano Annetta intervistato da Massimiliano Mantiloni allinterno del contenitore Giustizia Caffè.

Aggiornato il 10 gennaio 2020 alle ore 16:36