“I miei Papi”, lo sfogo amaramente improvvido del cardinale Bertone

Sostiene di aver parlato dei lavori dell’attico “più volte con Papa Francesco”. È il clamoroso sfogo, amaramente improvvido, che l’ex segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone annota in un libro di memorie: “I miei Papi”, Editrice Elledici, in cui descrive gli incontri con i “suoi” Pontefici, da Pio XII a Francesco.

Il cardinale Bertone afferma di avere ricevuto da Bergoglio “dei buoni suggerimenti oltre al suo pieno consenso”. Ma ammette che quanto accaduto rappresenta una “spina che continua a pungere”. Già. Ancora oggi, infatti, i giornali lo ricordano come “quello dell’attico di settecento metri quadri”.

Nel settembre del 2013, poco dopo aver lasciato l’incarico, Bertone viene letteralmente sommerso da un’ondata d’indignazione generale per via delle dimensioni dell’appartamento che la Santa Sede gli ha concesso presso palazzo San Carlo: circa settecento metri quadri. La misura è colma quando viene reso noto il costo dei lavori di ristrutturazione: 792mila euro. Secondo il pubblico ministero del Vaticano, la somma è stata pagata con i soldi della Fondazione Bambino Gesù all’epoca presieduta dal manager Giuseppe Profiti.

Nel suo libro, Bertone, naturalmente non parla di Profiti. Ed evita, opportunamente, le vicende giudiziarie. Ma, destando sconcerto più che sorpresa, chiama in causa direttamente Papa Francesco, parlando di un placet da lui ricevuto per i lavori e anche per la decisione di disporre di una segretaria e di un ufficio.

Bertone, nella sua ricostruzione, attribuisce al Pontefice queste parole: “Lei è un testimone privilegiato degli ultimi pontificati e deve ancora poter lavorare”.

Oltretevere non arriva alcun commento. Ma fonti autorevoli sostengono che, “se davvero il Papa ha dato il consenso, l’ha fatto in tempi non sospetti, senza cioè immaginare i costi e la provenienza dei fondi”.

Il seguito della vicenda che vede tristemente protagonista Bertone è noto. Il cardinale, dopo le inchieste giornalistiche, decide di restituire al Bambino Gesù una somma analoga al costo della ristrutturazione.

Nel marzo di due anni fa, il Vaticano condanna Profiti per abuso d’ufficio. Bertone si autoassolve, definendosi “vittima del processo”.

Aggiornato il 03 maggio 2018 alle ore 18:05