
I presidi italiani fanno sul serio. “Da lunedì non potranno essere ammessi in aula i bambini sotto i sei anni non in regola con la documentazione per le vaccinazioni”. Lo sostiene Licia Cianfriglia, responsabile delle relazioni istituzionali dell’Associazione nazionale presidi, nel giorno in cui scade il termine per la presentazione dei certificati vaccinali necessari per evitare l’esclusione dagli asili nido e dalle scuole materne.
“C’è una legge dello Stato – afferma Cianfriglia – e i presidi hanno l’obbligo di farla rispettare. Le scuole, peraltro, hanno dato ampia comunicazione ai genitori, che hanno avuto tutto il tempo per mettersi in regola. Del resto, com’è noto, non occorre che i bambini siano già stati vaccinati, basta che sia stata presentata alla Asl la richiesta di effettuazione della vaccinazione e che la somministrazione sia stata fissata anche dopo il 10 marzo”.
A questo punto è difficile dire con esattezza quanti siano gli alunni non in regola. Ma, secondo alcune stime, potrebbero essere 30mila in tutta Italia. “Noi non lo sappiamo – sottolinea Cianfriglia – ma è certo che tutto questo rappresenta un adempimento ulteriore per le scuole e rende ancora più complicata una vita che già lo è di suo, anche per colpa di segreterie spesso sotto organico. Ma non si può procedere a colpi di proroghe, soprattutto non in un caso come questo, laddove in gioco c’è la sanità pubblica. La tutela della collettività deve essere preponderante”.
La responsabile nazionale dei presidi rivendica di avere fornito “il supporto necessario ai colleghi. Certo, nelle regioni dove esiste l’anagrafe vaccinale è più facile, in quelle dove manca il quadro è più complesso. Ma il dato di fondo non si discute: chi non è in regola, da lunedì non può entrare. Resta iscritto, naturalmente, ma potrà tornare solo dopo aver presentato la documentazione. Anche negli ultimi giorni ci hanno chiamato molte famiglie, ma il tempo c’è stato. Ciò che andava fatto era chiaro e l’impressione è chi non si sia ancora messo in regola abbia fatto una scelta precisa”.
Aggiornato il 03 maggio 2018 alle ore 18:00