venerdì 9 marzo 2018
Harvey Weinstein è sul punto di essere arrestato. La polizia di New York è pronta a mettere le manette intorno ai polsi del produttore cinematografico accusato di molestie sessuali e, addirittura stupro, da una serie di attrici hollywoodiane.
Che l’ipotesi dell’arresto sia concreta lo ha confermato il capo degli investigatori della New York Police Department Robert Boyce, che dallo scorso autunno indaga su almeno cinque diversi episodi criminali raccontati dalle attrici Paz de la Huerta e Lucia Evans.
Ma, com’è noto, la lista delle stelle del cinema e aspiranti attrici che hanno denunciato molestie sessuali subite per mano del produttore a Los Angeles, a Las Vegas, e in altre città statunitensi, è molto lunga.
Eppure i reati non sono perseguibili perché nella quasi totalità sono scaduti i termini della prescrizione. Ma per gli episodi indagati a New York, il discorso è diverso. Perché le due attrici hanno raccontato alla polizia episodi di stupro, per i quali nello Stato non esiste un termine di non punibilità.
La Evans, nell’inchiesta giornalistica di Ronan Farrow che ha fatto scoppiare lo scandalo lo scorso ottobre, aveva parlato di due diverse occasioni nel 2004 nelle quali era stata costretta, con la forza, da Weinstein, a piegarsi a rapporti di sesso orale, nonostante la sua resistenza.
De la Huerta ha raccontato a Vanity Fair di essere stata vittima due volte nel 2010 di stupri consumati nell’ufficio della Miramax di New York, e di esserne stata segnata profondamente negli anni successivi.
di Lia Faldini