
I due terzi dell’Italia e dei campi coltivati lungo la Penisola sono a secco a causa della siccità delle ultime settimane e ammontano ad oltre 2 miliardi di euro, secondo un’analisi della Coldiretti, i danni provocati a coltivazioni e allevamenti. Almeno 10 regioni dello Stivale, secondo quanto apprende l’Ansa, stanno per presentare la richiesta di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole. La misura prevede, per le aziende, la sospensione delle rate dei mutui, il blocco dei pagamenti dei contributi e l’accesso al Fondo per il ristoro danni.
Dal Nord al Sud darebbero almeno 10 le regioni che hanno già avviato le verifiche e stanno per chiedere, dunque, la dichiarazione di stato di calamità naturale al ministero delle Politiche agricole per attivare il Fondo di solidarietà nazionale. In particolare, con la dichiarazione scattano la sospensione delle rate dei mutui bancari delle imprese agricole e il blocco del versamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Tenuto conto dell’eccezionale siccità, vengono estesi i benefici del fondo anche alle aziende agricole che potevano sottoscrivere assicurazioni, grazie a un emendamento al decreto Mezzogiorno ora in Senato.
Allarmanti i dati della Coldiretti: il Lago di Garda è appena al 34,4 per cento di riempimento del volume mentre il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia a circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Per gli agricoltori è sempre più difficile ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni. In Lombardia sui pascoli di montagna si registra un calo del 20 per cento di erba a disposizione del bestiame. Le perdite provocate dalla siccità nella sola Lombardia ammontano a circa 90 milioni di euro.
Aggiornato il 25 luglio 2017 alle ore 09:38