
“Noi faremo una cosa molto semplice con l’aiuto delle tecnologie: il reddito sarà erogato su una carta e questo permette la tracciabilità, non permette l’evasione o spese immorali con quei soldi e quindi permette di utilizzare questi soldi per la funzione per cui esistono, vale a dire assicurare la sopravvivenza minima per l’individuo”.
Luigi Di Maio disegna così i confini del “suo” reddito di cittadinanza, spiegando, ad ogni occasione possibile, che non andrà ai fannulloni del divano né a chi pensa che con i soldi dello Stato possa finanziare lussi o vizi. Ma è proprio su quella definizione, “spese immorali” - oltre che al divieto assoluto di “fare spese a Unieuro” - che si scatenano le opposizioni (poche) e gli internauti (tanti). L’ironia, infatti, corre sul web e non fa sconti al vicepremier e alla promessa di un’immediata indagine della Guardia di Finanza. E se per Paolo su Twitter “nel segreto del carrello della spesa Dio ti guarda, Giggino pure”, Alessandro si lamenta così: “In pratica ti danno 780 euro a patto di continuare a fare una vita di merda”.
Tra i trend topic del giorno, #speseimmorali registra anche chi chiede lumi su cosa sia morale e cosa no, dalla carta igienica a 4 veli alla Nutella e chi, genialmente, propone come “massimo dello sfregio” quello di “comprarsi col reddito di cittadinanza un divano dove goderselo”. Più seriamente il capo politico dei 5 Stelle spiega: “È chiaro che se vado con quella carta a comprare un gratta e vinci o anche le sigarette o a comprare dei beni non di prima necessità la carta non funziona. Grazie alle tecnologie, che ci sono da venti anni - spiega - è possibile disattivare il servizio in alcuni negozi. L’obiettivo è spendere nei negozi sul suolo italiano perché vogliamo iniettare nell’economia italiana 10 miliardi di consumi che vuol dire far ripartire i consumi, la vita delle imprese, la vita dei commercianti. Tutti se ne gioveranno”, assicura.
Cosa, però che non convince le opposizioni. Renato Schifani, senatore di Forza Italia, la mette così: “L’unione tra moralismo e pauperismo del Movimento 5 Stelle sta dando risultati grotteschi. Le annunciate limitazioni alle modalità di spesa del reddito di cittadinanza, con il divieto di acquisti considerati ‘immorali’, danno la misura di quanto invasiva sia la concezione orwelliana della società più volte rivendicata da Casaleggio”.
Aggiornato il 04 ottobre 2018 alle ore 11:07