Tinder: la palla passa alle donne?

giovedì 27 settembre 2018


È dal 2012, anno del suo lancio, che “Tinder, l’app di incontri on-line e di socializzazione più celebre ed utilizzata, mette in contatto tra loro milioni di utenti in cerca dell’anima gemella o di un semplice randez-vous in oltre 140 Paesi del mondo.

Il sistema è semplice: basta decidere che genere di partner si sta cercando e inserire nella app i parametri relativi al genere (uomini, donne o entrambi), all’età che si preferisce e alla distanza massima di chilometri che si è disposti a percorrere per l’appuntamento… e tutto ha inizio!

Tinder comincia a mostrare una serie di foto in linea con le proprie scelte usando l’algoritmo Elo, un complesso calcolo matematico che propone le persone in base alla distanza, alle cose che hanno in comune e anche ai “mi piace” che hanno ricevuto dagli altri utenti: a quel punto, se qualcuno interessa, basta cliccare sul cuoricino oppure, con un termine diventato di uso comune, “swipare” cioè far scorrere con il dito verso destra per indicare il proprio gradimento, altrimenti cliccare sulla X o swipare verso sinistra e passare al prossimo: ogni swipe insomma corrisponde ad un voto.

Chi lo riceve, qualora lo desideri, può a sua volta ricambiare il gradimento e a quel punto, i due utenti, possono entrare in contatto ed iniziare a chattare tra loro.

Ma da oggi arriva una novità lanciata in India e ripresa dal Daily Mail: si chiama “My Move” ed è in fase di sperimentazione nel Paese asiatico già da alcuni mesi. Si tratta di una funzione grazie alla quale, anche se due utenti eterosessuali hanno già dimostrato di nutrire un interesse reciproco con lo swipe, solo la donna potrà decidere se cominciare una conversazione e l’uomo dovrà quindi aspettare che sia lei a fare la prima mossa. Ma per quale motivo è stata scelta proprio l’India per mettere alla prova il gradimento di questa nuova funzione?

In primo luogo, perché oltre ad essere il secondo Paese più popoloso al mondo e contemporaneamente il primo mercato Asiatico di questa app di incontri, l’India è un Paese dove gli incontri e gli appuntamenti al di fuori della propria casta sono ancora disapprovati, dove la popolazione femminile è ad altissimo rischio di violenza sessuale e dove c’è di conseguenza la necessità di riuscire ad attrarre un bacino più largo di utenti donne, offrendo loro la possibilità di sentirsi maggiormente al sicuro attraverso la certezza di poter sempre scegliere se creare o meno un contatto concreto con un atro utente uomo.

Taru Kapoor, Direttore Generale di Tinder India ha affermato: “Siamo una piattaforma basata sul rispetto reciproco, sul consenso e sulla scelta… Offrendo alle nostre donne la possibilità di inviare il primo messaggio, esclusivamente se e quando vogliono, My Move offre alle donne l’autonomia di scegliere come interagire con gli uomini che corrispondono ai loro gusti e gli consente di controllare le loro esperienze”. Se la sperimentazione di questa nuova versione di Tinder riscuoterà un adeguato successo, verrà estesa anche agli altri Paesi.


di Chiara Gulienetti