Camera Usa, richiesto l’impeachment per Biden

Kevin McCarthy ha annunciato di voler sostenere l’avvio di un’inchiesta che porterà alla procedura di impeachment del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo speaker della Camera del Congresso Usa, sotto pressione dell’ala trumpiana dell’organo governativo, ha mosso verso il capo di Stato l’accusa di aver avuto benefici finanziari fagli affari stipulati da Hunter Biden – figlio di Joe – con governi stranieri, tra cui Cina e Ucraina. Questa particolare procedura legale riservata ai presidenti americani però richiede, per essere approvata, il “” di due terzi del Senato, che ad oggi è a maggioranza democratica.

Salvo clamorose sorprese quindi, per l’attuale inquilino della Casa Bianca non c’è nessun (relativo) pericolo. Ma McCarthy sa – insieme ai suoi colleghi repubblicani – che avviando la procedura di impeachment si riuscirebbe a facilitare l’accesso a documenti bancari e altri riservati che riguardano i segreti del presidente e di suo figlio.

“Le indagini dei Repubblicani della Camera – ha commentato Ian Sams, un portavoce della Casa Bianca – non hanno portato a prove di condotta sbagliata. Anzi, i loro testimoni e i documenti prodotti hanno mostrato che non c’è nessun legame che porti al presidente degli Stati Uniti”.

Lo speaker del Gop ha messo a carico dell’inchiesta il presidente della House oversight committee, James Comer, insieme ai presidenti della commissione giustizia Jim Jordan e del Ways and means committee, Jason Smith, tutti e tre Repubblicani.

Non si sa fino a che punto l’idea dell’impeachment di Biden sia unicamente di McCarthy, visto l’ultimatum lanciato dai sostenitori di Donald Trump – guidati dal rappresentante del Sunshine State, Matt Gaetz – di votare per sollevare lo speaker dal suo incarico se non avesse avviato le procedure contro il presidente. Ma la minaccia non è stata un fulmine a ciel sereno. Infatti, McCarthy per essere eletto ha dovuto sostenere quindici ballottaggi prima della nomina di gennaio scorso, con Gaetz che l’ha votato solo in cambio della possibilità di poter anche votare la sfiducia più facilmente.

Lo speaker della Camera non ha potuto opporre resistenza. Certamente, l’impeachment di Joe Biden metterà, nel futuro prossimo, ai ferri corti i due partiti nel Congresso, che deve prendere una decisione sul piano di bilancio. I legislatori hanno tempo fino al 30 settembre.

Aggiornato il 13 settembre 2023 alle ore 17:28