Il Marocco deve difendersi dal terremoto e dalle bombe del Polisario

Il Marocco deve difendersi dalle bombe del Fronte Polisario (Frente Popular de Liberación de Saguía el Hamra y Río de Oro) oltre che dalla catastrofe provocata dal terremoto.

Il ministero della Difesa saharawi ha reso questo lunedì, nella sua dichiarazione militare numero 871, che le sue unità “non danno tregua e hanno bombardato enclavi nemiche nella zona di Gleibàt Alaagaya, nel settore Auserd, nel sud del Sahara Occidentale – continua il comunicato – L’artiglieria sahrawi ha distrutto questa domenica la terza base militare nemica nella zona di Tàraf. L’esercito saharawi continua a perseguitare il nemico, causando e infliggendo perdite nell’arsenale e vittime tra le fila dell’esercito di occupazione”. La Repubblica democratica araba dei sahrawi è stata proclamata formalmente nel 1976 dal Polisario, tre anni dopo la fondazione del Fronte, creato con l’intento di ottenere l’indipendenza del Sahara Occidentale dalla colonizzazione spagnola e successivamente dall’occupazione militare del Marocco e della Mauritania.

Il Polisario il movimento è nato nella regione del Sahara occidentale, per la quale i suoi appartenenti rivendicano l’indipendenza dal Regno del Marocco attraverso la lotta armata e grazie all’aiuto diplomatico, economico e – soprattutto – militare dell’Algeria, dell’Iran e della sua longa manus, gli Hezbollah libanesi. “Quali informazioni concrete ha la Commissione sui droni iraniani forniti al Fronte Polisario?”, ha chiesto Antonio López-Istúriz White, eurodeputato spagnolo del Partito popolare, a Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, avvertendo delle minacce del Polisario e della collusione tra il gruppo separatista e l’Iran.

White chiedeva “informazioni” all’Ue su possibili rifornimenti di droni di fabbricazione iraniana al Polisario, che approfitta dell’attenzione prestata dalle Forze armate reali al salvataggio delle vittime del terremoto di al-Haouz per lanciare attacchi contro il Marocco. Questa tattica opportunistica mira a sfruttare una parvenza di vulnerabilità del Marocco durante questo periodo, impegnato in operazioni umanitarie su larga scala. Quest’ultimo attacco, certamente autorizzato oggi dall’Algeria, avviene nel contesto dei recenti terremoti di al-Haouz, che hanno già causato enormi perdite umane e materiali nella regione. Dopo questo tragico evento, il Fronte Polisario ha intensificato gli attacchi armati nella provincia dell’Auserd.

Il terremoto di al-Haouz, avvenuto l’8 settembre, ha causato la morte di oltre 2.900 persone, e più di 5.500 feriti. Mentre il Marocco si sta ancora riprendendo da questo disastro naturale e sta cercando di salvare le vittime, il Polisario ha cinicamente intensificato le sue operazioni ostili. Nonostante gli avvertimenti delle Nazioni unite, il Polisario persegue i suoi obiettivi separatisti, mettendo in pericolo la stabilità regionale e il processo di pace in corso. È chiaro che l’Algeria svolge un ruolo di primo piano nel perpetuare il conflitto, consentendo al Polisario di lanciare attacchi dal suo territorio. In questo contesto, è imperativo che la comunità internazionale esorti l’Algeria a porre fine al suo sostegno al Polisario e a rispettare i princìpi fondamentali di non ingerenza negli affari di altre Nazioni.

Aggiornato il 13 settembre 2023 alle ore 12:45