Afghanistan: nuove restrizioni per le donne

Afghanistan: per intervento del Ministero della prevenzione del Vizio e della promozione della Virtù, a partire dal prossimo 2 agosto dovranno chiudere parrucchieri e saloni di bellezza. Questo il nuovo editto emanato dai talebani, confermato dal portavoce del Ministero, Mohammad Sidik Akif Mahajar.

Niente di nuovo sotto il sole, si dirà. D’altra parte, da quando sono risaliti al potere due anni fa, i talebani hanno progressivamente ristretto e limitato le libertà delle donne al punto da impedirgli di studiare, andare nei parchi o nelle palestre e muoversi da sole. Ma con questa mossa si vanno a toccare alcune delle poche attività imprenditoriali gestite dalle donne stesse: una delle ultime fonti di reddito rimaste, spesso necessaria per mantenere l’intera famiglia.

La proprietaria di un salone a Kabul, che non ha voluto essere nominata per motivi di sicurezza, ha dichiarato alla Cnn di non aver ancora ricevuto una notifica scritta dell’ordine, ma che le notizie l’hanno scioccata: “Non so come esprimere i miei sentimenti. Mio marito è senza lavoro e questo salone è l’unico mezzo per sfamare la mia famiglia. Ho 4 figli. Hanno bisogno di cibo, vestiti e spese scolastiche”. E aggiunge ancora: “Non capisco perché i saloni di bellezza debbano essere vietati. Nessuna donna mostra il proprio volto con il trucco all’esterno. Indossano già l’hijab in pubblico. Questa mossa non solo toglierà il reddito a tante famiglie, ma priverà ulteriormente le donne dei loro diritti e della loro libertà”.

Secondo un rapporto di Amnesty International e della Commissione internazionale dei giuristi, queste continue restrizioni dovrebbero essere indagate come crimini contro l’umanità determinati dalla persecuzione di genere. Tali restrizioni, imposte fuori del nucleo familiare, e le difficoltà economiche hanno provocato “tensioni significative” all’interno delle case e un aumento della violenza domestica; inoltre, sempre secondo lo stesso rapporto, vi sono “prove evidenti” di un “aumento significativo” del matrimonio forzato delle bambine.

Aggiornato il 05 luglio 2023 alle ore 19:59