Elezioni in Finlandia: conservatori primo partito, dilemma coalizione

lunedì 3 aprile 2023


Petteri Orpo, il capo della Coalizione nazionale, sarà il nuovo primo ministro della Finlandia. Dalle elezioni legislative di domenica scorsa, i conservatori sono usciti come primo partito del Paese con il 20,7 per cento delle preferenze. Subito dopo, il partito di destra Veri finlandesi di Riikka Purra con il 20,1 per cento. La premier uscente Sanna Marin e i suoi Socialdemocratici si sono attestati come terzo partito nazionale, con il 19,9 per cento. Orpo ha fatto del rigore fiscale la sua massima priorità. L’ex vice primo ministro (dal 2016 al 2019, durante il governo del centrista Juha Sipilä) ha battuto – di pochissimo, va detto – sia Marin, alla ricerca del secondo mandato, sia il partito euroscettico dei Finns.

Il cambio di direzione sancito dalle legislative di ieri pone la Finlandia nell’ottica dei Paesi “frugali”, ovvero coloro che nell’Unione europea si oppongono al Recovery fund. “La cosa più importante è che smettiamo di aumentare il debito”, ha dichiarato Orpo durante la campagna elettorale. Benché il debito pubblico finlandese non sia allarmante, il neo primo ministro è convinto del fatto che la sua crescita di circa 10 punti in quattro anni sia allarmante, e ha preparato un piano di risparmio di 6 miliardi. La spesa pubblica è stata, per certi versi, il tallone d’Achille di Sanna Marin, che non è riuscita a riconfermarsi alla guida del Paese dopo aver gestito in maniera positiva la pandemia di Covid, l’adesione alla Nato e il sostegno all’Ucraina.

“Voglio sistemare la nostra economia, voglio rilanciare la crescita economica”, ha affermato Petteri Orpo, che da giovane si è laureato in Economia all’università di Turku. Il politico, figlio di un ex dirigente del partito di cui è presidente dal 2016, ha fatto una campagna elettorale in testa ai sondaggi. L’erosione del consenso delle ultime settimane, però, ha dato vita a una battaglia a tre molto combattuta, che ha visto i partiti più votati piazzarsi sul podio a distanza tra loro di neanche un punto percentuale.

Questa parità de facto tra i conservatori, i socialdemocratici e Veri finlandesi, ha già innescato il meccanismo della lotteria delle alleanze. Per arrivare alla maggioranza nel Parlamento di 200 seggi, la Coalizione nazionale potrebbe guardare a sinistra verso Sanna Marin. Un Governo rosso-blu non è un tabù, per via della conformazione sociale della Finlandia, ma sarebbe decisamente incoerente da parte del centrodestra allearsi con il suo bersaglio preferito durante tutta la campagna elettorale. È più probabile, quindi, che Orpo tenderà la mano ai Finns di Riikka Purra, con i quali però diverge totalmente sulla politica anti-immigrazione. “Secondo me, la Finlandia non può sopravvivere senza più immigrati” ha detto il leader dei conservatori nelle scorse settimane. “Voglio che la Finlandia resti un Paese aperto, internazionale”.


di Redazione