
Mi riferisco a Joe Biden, ma non solo a Biden. Parlo di quelli che, come Biden, sono sempre pronti ad indicare la città del sole dei diritti dei poveri e poi sono destinati ad inciampare miseramente sulle elementari regole dell’educazione. Vladimir Putin può avere mille torti (e a me non sembra affatto liberale), ma è un capo di Stato. Inutile evocare Donald Trump, confidando nell’esito di una comparazione inappropriata: Biden ha usato parole che un capo di Stato (e di che Stato!) non dovrebbe neppure pensare, se non in guerra.
Insomma: non si può essere buoni con lui solo perché ci ha liberati da un presidente sgradito ai sinceri democratici, sempre pronti a dimenticare che, a questo mondo, anche il nemico, a volte, fa qualche cosa di buono, tipo la pace. Ribadisco il giudizio: non sto con Putin e non sto con Biden. Biden, però, è il principale alleato del mio Paese. E farebbe bene a darsi una regolata. O assomiglierà a quel Donald Trump tanto detestato.
Aggiornato il 19 marzo 2021 alle ore 12:51