
Volevo scrivere dell’affaire Palamara. Volevo scrivere che il verminaio correntizio e il rapporto incestuoso tra certe procure e certi giornalisti che emergono da quelle intercettazioni possono sorprendere solo i sepolcri imbiancati. Volevo scrivere che in questa trasformazione della magistratura da Ordine a Potere si consuma l’intera biografia della Sinistra, da Togliatti a Verini (e converrete che non è andata a finire benissimo). Volevo scrivere che un Paese nel quale due magistrati (non due magistrati qualsiasi, come l’ineffabile house organ manettaro tenta, invano, di minimizzare) dicono tra loro che per colpire un avversario politico (sì, il cattivissimo Matteo Salvini) si può ben “forzare” la legge, ha smesso da molto di essere una democrazia anche se ancora non l’ha compreso.
Ma stamattina ho aperto i giornali e ho scoperto che un nuovo spettro si aggira a turbare i vostri pensieri: i ragazzi che, dopo tre mesi di reclusione, escono di casa. Mentre voi li additate quale novelli nemici della Patria, io spero che i giovani escano in massa. Sì, avete capito bene. Non possono studiare perché veti parasindacali tengono le scuole chiuse. Non possono lavorare perché il solito impasto di malinteso sindacalismo, che pensa solo ai garantiti, ed inefficienza amministrativa lo impedisce a loro e a chiunque ci provi. Non possono fare impresa perché banche e burocrazia non lo consentono. Cosa devono fare se non uscire? Vuoi vedere che anziché una risata sarà uno spritz a seppellire orde di benpensanti.
P.S.: questa intollerante maggioranza silenziosa – che in realtà dice la propria su tutto, in particolare quando non sa di cosa parla – è la prima responsabile di ciò di cui volevo parlare, perché senza il loro tifo entusiastico certi Torquemada all’amatriciana non avrebbero avuto la ribalta dalla quale hanno fatto e continuano a fare tanti danni; ma questa è un’altra storia o forse solo un’altra brutta pagina scritta da un popolo che, evidentemente, ha paura della libertà al punto di doversi sempre cercare un cane da pastore.
Aggiornato il 23 maggio 2020 alle ore 13:02