
Da che parte del crinale si rischia di cadere? Se lo sono chiesti parlando di diritti limitati o violati, nell’emergenza Covid-19, i professori Ginevra Cerrina Feroni e Alessandro Torre. I costituzionalisti delle università di Firenze e Bari sono stati infatti ospiti di un nuovo webinar Ibl, che ha descritto la lotta alla pandemia come un faticoso cammino “sul crinale della costituzionalità”.
Moderato da Serena Sileoni, il seminario è partito dal dibattito esploso tra i giuristi, ma “che ha interessato tutti da subito, perché non serve essere cultori del diritto per capire che si tratta del tema dei temi”. Questo secondo la vicedirettrice dell’Ibl, nell’apertura di un confronto vivace tra punti di vista assolutamente eterogenei, messi sul tavolo dai due relatori.
Se per Cerrina Feroni l’intervento della politica si è mostrato, in alcuni frangenti, parecchio scomposto, per Torre i diritti sono stati più limitati che violati.
Per la prima è probabile che quello alla salute si sia configurato come “un diritto tiranno”, così definito dai giuristi quando fagocita altre libertà “inviolabili”. E ciò senza una chiara scelta politica, ma attraverso le indicazioni di virologi e task force.
Il secondo si è chiesto invece se le istituzioni italiane non abbiano agito nel solco scavato dalla stessa Carta costituzionale, per evitare che il Paese potesse finire schiacciato nel gap drammatico tra i tempi necessari al Parlamento per decidere e quelli con cui la pandemia corre.
Nell’analisi dei tre giuristi tanti altri temi sono stati toccati, ad esempio si è parlato dell’uso degli ormai celebri Dpcm, in un webinar che ci prepara alle prossime fasi con occhi vigili sullo statuto profondo di quelle garanzie costituzionali che sono ora alla prova del coronavirus.
Aggiornato il 14 maggio 2020 alle ore 11:48