Centrodestra, fatti sentire

Parliamoci chiaro, condividere l’appello all’unità del Paese per una spinta corale verso la soluzione della crisi allarmante che viviamo, non può e non deve significare l’accettazione supina e silente di ogni decisione del governo e della maggioranza, semmai il contrario. Essere uniti infatti vuol dire partecipare, suggerire e portare all’attenzione ogni soluzione che aiuti il bene collettivo, della nazione, tutt’altra cosa che sottostare e condividere scelte sbagliate solo per evitare il confronto e la comparazione seppure acuta tra proposte diverse e alternative.

Ecco perché non bisogna confondere l’appello alla coesione del capo dello Stato con la subordinazione tacita agli indirizzi e ai provvedimenti del Conte bis, giammai, anche perché sarebbe grave indurre l’opposizione ad un silenzio forzato di fronte a misure emendabili eccome. Del resto che l’esecutivo fosse in confusione si era visto bene già prima della iattura virale arrivata dalla Cina, per mesi infatti abbiamo assistito ad un teatrino di contrasti, liti e minacce tali da portare il Conte bis più volte sull’orlo della crisi.

Pensare dunque che il maledetto microbo che ci ha assalito ne abbia generato un altro, quello della scienza infusa, della capacità e dell’armonia nella maggioranza, sarebbe infantile, tanto è vero che scoppiata l’emergenza abbiamo assistito ad errori, lentezze ed omissioni d’interventi adeguati. Ci riferiamo all’economia, perché alla sanità dobbiamo dire grazie per l’impegno e per la profusione di ogni risposta all’aggressione violenta e inaspettata, dunque ci resta il problema di gemellarla con altrettanta capacità d’azione nell’economia, l’impresa e nel lavoro del paese.

Qui non si tratta solo di tempestività, si tratta di quantità, qualità e di coraggio per irrorare nel mondo produttivo, nel commercio, nelle famiglie, una iniezione straordinaria di soluzioni adatte, capienti e sufficienti a fronteggiare e superare la crisi profonda che ci pervade. Ecco perché diciamo al centrodestra: fatti sentire. Perché suggeriamo a Salvini, Meloni e Berlusconi di salire uniti al Colle per rappresentare con chiarezza le posizioni e le proposte alternative a quelle del governo e della maggioranza che sono spicciole, fragili e parziali rispetto all’impellenza.

Oltretutto inutile ricordare che il centrodestra rappresenta la grande maggioranza degli italiani che se solo si votasse gli consegnerebbe fiducia e governo, dunque parliamo di una rappresentanza non solo fondamentale ma autorevole in prospettiva, visto che prima o poi si voterà.

Per farla breve, un incontro col Capo dello Stato non servirebbe a creare disunione o contrapposizione, ma un contributo di partecipazione proprio a quella coesione cui Mattarella ha richiamato giustamente, tanto più rispetto al confronto che avverrà sulle misure con l’Europa. Presentarsi alla Ue, infatti, con una serie di proposte eccezionali con il supporto di tutto il Parlamento, unito, non solo sortirebbe un effetto ben diverso, ma cambierebbe il taglio dell’incontro dalla richiesta alla pretesa politica di quella solidarietà e condivisione che è alla base di Maastricht.

Del resto si è visto in questi mesi quanto la maggioranza abbia una scarsa capacità contrattuale e decisionale, non fosse altro perché figlia degli opportunismi, dei trasformismi, come si è vista la sua mediocrità nelle scelte economiche a partire dalla finanziaria tasse e manette. Tanto è vero che la “terapia d’urto” per una crisi epocale generale, si è tradotta in una minuzia risibile d’impegni e soluzioni: 3,5 miliardi sono un’aspirina per bambini, che se a parti invertite l’avesse presentata il cdx sarebbe stato il finimondo alle camere e sui giornali, serve molto di più e di meglio.

Ecco perché serve che Salvini, Meloni, Berlusconi si facciano sentire sia ad adiuvandum, sia perché seppure questa maggioranza cerchi di resistere contro tutti, quando si voterà sarà il cdx ad ereditare la situazione del paese, dunque la partecipazione oltreché giusta è democraticamente obbligatoria.

Aggiornato il 05 marzo 2020 alle ore 12:21