Le canzonette ed i coltelli al curaro di Sanremo

Cronache di un disastro annunciato? Quali? Quelle che stanno precedendo la data del 26 gennaio e che sembrano preludere ad un cataclisma per il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle in Emilia-Romagna ed in Calabria? Niente affatto! Le cronache in questione sono quelle che stanno precedendo il Festival di Sanremo. Con Nicola Zingaretti, Anzaldi e la Lombardi che contestano la scelta di invitare a cantare Junior Cally colpevole di aver dedicato tre anni orsono una canzone ad un femminicidio. Con gli esponenti del centrodestra che non hanno digerito la decisione di invitare Rula Jebreal e con le defezioni di Salmo e di Monica Bellucci.

In passato le polemiche che precedevano il Festival accendevano l’interesse del pubblico. Oggi hanno assunto un altro significato. E fanno temere che l’edizione del 2020 del Festival possa tradursi in un flop devastante non tanto per Amadeus e la sua corte celeste quanto per l’intera struttura di vertice della Rai trasformata da specchio della politica a terreno di regolamento di conti della politica stessa.

Insomma, una volta erano solo canzonette. Adesso sono coltelli con la punta al curaro!

Aggiornato il 22 gennaio 2020 alle ore 10:37