
Ma chi glielo avrebbe detto a Liliana Segre che dopo essere scampata ai campi di sterminio nazisti sarebbe finita in tarda età sul terreno delle speculazioni politiche della sinistra? Capita, adesso, che in tutte le amministrazioni locali rette dal centrodestra, i gruppi di minoranza della sinistra presentino delle mozioni per chiedere che a Liliana Segre venga data la cittadinanza onoraria del proprio paese. A questi gruppi della Segre non importa un bel nulla.
Interessa mettere in difficoltà la maggioranza dimostrando che il centrodestra è formato da beceri negazionisti e rappresenta l’anticamera del fascismo e del nazismo. Al tempo stesso, però, quelli del centrodestra tendono inevitabilmente a cadere nella trappola e per opporsi alla sinistra votano contro la proposta di cittadinanza alla Segre offrendo nuovi spunti alla campagna di “sdegno, condanna ed esecrazione” che serve a ricompattare con il mastice dell’orrore per il nazismo e l’Olocausto il vecchio fronte progressista in drammatico declino.
E la Segre? Dopo essere stata vittima della banalità del male è costretta a subire la strumentalizzazione del bene. Per liberarla non c’è che un modo: tutti gli ottomila e passa comuni italiani le diano la cittadinanza onoraria senza divisioni e distinzioni di sorta. Così si zittiscono i suoi nemici e la si salva dai suoi amici fasulli!
Aggiornato il 21 novembre 2019 alle ore 11:30