Lega, per governare serve ora un progetto credibile

“Logica insegna che cavallo che vince non si cambia”. Matteo Salvini guida il partito di maggioranza relativa e, dunque, la sua azione politica non può essere criticata. Avendo raddoppiato i voti ottenuti nel marzo 2018 – un’era geologica fa – sestuplicato quelli del 2013, ha ragione. Punto e basta. Se non è criticabile la strategia, nondimeno, qualche parola dovrebbe essere spesa sui contenuti. È evidente che, vista la mutevolezza degli umori dell’elettorato, azzardare dei cambi in corsa potrebbe rivelarsi molto rischioso e che la linea fin qui seguita si è rivelata premiante per vincere le elezioni. Per governare, forse, qualche correzione deve essere apportata.

Il malessere del Paese sembra dirci che il messaggio pentastellato sconta una inadeguatezza ideologica ed operativa letale per il Movimento, dimostratosi un’accozzaglia di incompetenti livorosi. Non stanno meglio dalle parti del Pd, lacerati da scissioni e guidati da personaggi in cerca d’autore, incapaci financo di convincere lo zoccolo duro di una base in disgregazione. Forza Italia ha intonato il de profundis da tempo e vive un’agonia che segue di pari passo il declino del vecchio leader.

Restano i Fratelli d’Italia, la cui crescita si alimenta della crisi dei berluscones e di una nostalgia del passato che, a me, personalmente non piace. I numeri e la mancanza di un impianto ideologico in senso classico dicono che Salvini pesca  ha pescato finora  trasversalmente, trovandosi nella rete totani e branzini, qualche tonno e molto pesce azzurro. Non si può governare e consolidare il consenso accontentando tutti:  è sconveniente, prima ancora che impossibile.

Se guarderà bene, Salvini scoprirà di avere una grossa riserva, fatta di lavoratori (di gente che lavora), ai quali non interessano più di tanto sovranismo e porti chiusi, e che, invece, chiedono meno tasse, più lavoro e maggiore libertà di impresa. Se volge lo sguardo verso il Veneto o il Piemonte (il vero Ohio de noartri), scoprirà che per governare deve dare lavoro, consentire che si produca ricchezza e smorzare i toni.
In altri termini, deve passare ai fatti e mettere sul tavolo un progetto credibile.

Aggiornato il 29 ottobre 2019 alle ore 11:33